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martedì 30 agosto 2011

Manzù








La basilica di Cascia eretta per Santa Rita è qualcosa di completamente sui generis...
Poteri definirla kitsh per la sua decorazione opulenta, ricca di oro e colori sgargianti vagamente "finti".
Proprio per questo mi è piaciuta molto e l'ho trovata interessante, rispetto a tanti edifici religiosi moderni orribili oppure che scimmiottano architetture del passato, di solito con risultati scarsi.
Qui c'è originalità, arte. Le pitture sono vagamente naive e primitiviste.
Ma la zona dell'altare maggiore in particolare, creata da Manzù, è incredibile.
Il tabernacolo è un uovo d'oro con sopra spighe di grano, un tralcio di vite e una rosa al centro, simbolo della vita e della pace (connesse all'eucarestia).
Anche i pannelli laterali con ramoscelli di ulivo e colombe rimandano al concetto di pace.
L'altare è una lastra di cristallo sorretta da tralci di vite, fusi in un'unica colata di bronzo dorato e mercurio.
Da un crocefisso contorto nella sofferenza pendono palme di ulivo.
L'ulivo è presente anche sull'ambone e sulla lampada eucaristica.
Di Manzù sono anche gli arredi sacri, le panche tondeggianti in legno poste di fronte alla cappella di Santa Rita.


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