Pagine

sabato 20 agosto 2011

Alle fonti del Clitunno









Che emozione essere in un luogo che in tutti i tempi fu meta e ispirazione per poeti e pittori illustri...
In effetti è un incanto, le acque limpide, sorgente del fiume Clitunno, circondate da pioppi e salici piangenti, sono abitate da cigni, anatre e pesci.
Poesia per gli occhi...



Ancor dal monte, che di foschi ondeggia
frassini al vento mormoranti e lunge
per l’aure odora fresco di silvestri
salvie e di timi,

scendon nel vespero umido, o Clitumno,
a te le greggi: a te l’umbro fanciullo
la riluttante pecora ne l’onda
immerge, mentre

ver’ lui dal seno del madre adusta,
che scalza siede al casolare e canta,
una poppante volgesi e dal viso
tondo sorride:

pensoso il padre, di caprine pelli
l’anche ravvolto come i fauni antichi,
regge il dipinto plaustro e la forza
de’ bei giovenchi,

de’ bei giovenchi dal quadrato petto,
erti su ‘l capo le lunate corna,
dolci ne gli occhi, nivei, che il mite
Virgilio amava.

(Da G. Carducci, "Odi Barbare")



Hai mai veduto le fonti del Clitunno? Se non ancora, e credo di no, altrimenti me ne avresti parlato, valle a vedere. Io le ho viste da poco e mi rammarico di averlo fatto troppo tardi.

(C. Plinio Cecilio Secondo, "Epistole", VIII, 8)


Da qui, o Clitunno, le bianche greggi e il toro, che era la vittima maggiore, bagnati dalla tua corrente, trassero ai templi degli dei i trionfi romani.

(Publio Virgilio Marone, "Georgica II", 146-148)


Ma tu, o Clitunno! Dalla tua dolcissima onda del più lucente cristallo che mai abbia offerto rifugio a ninfa fluviale, per guardarvi dentro e per bagnare le sue membra dove nulla le nascondeva, tu innanzi le tue rive erbose lungo le quali pascola il giovenco bianco come latte...

(G.G. Lord Byron, "Pellegrinaggio del giovane Aroldo", canto IV)



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...